giovedì 31 gennaio 2008

SOSTITUZIONE ITALIANA



Ho deciso di modificare la nostra costituzione, in modo che rispecchi maggiormente la realtà dei fatti:

PRINCIPI FONDAMENTALI

ART.1

L'Italia è una Repubblica gerontocratica, fondata sull'Alzhaimer.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti imposti da chi comanda davvero.

Art. 2.

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, solo a chi non se lo meriterebbe. E non richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art. 3.

Tutti i politici hanno la dignità sociale di Serse II e sono immuni davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, e senza riguardo delle condizioni personali e sociali dei cittadini.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei criminali, impediscono il pieno sviluppo del conto corrente della casta e l'effettiva partecipazione di tutti i parassiti allo sfruttamento, economico e sociale del Paese.

Art. 4.

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto, possibilmente gratis o giù di lì.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società, senza mai poterne trarre beneficio.

Art. 5.

La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali, anche quelle dove piazzare con stipendi pubblici amici, parenti e trombati alle elezioni; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze della casta.

Art. 6.

La Repubblica tutela con apposite norme i privilegi dei criminali.

Art. 7.

Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai maledetti Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

Art. 8.

Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge, o almeno così va scritto.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

Art. 9.

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, con sincere pacche sulle spalle. Non è previsto denaro.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione, permettendo costruzioni abusive, spazzatura nelle strade, sfregi e incuria del suddetto patrimonio.

Art. 10.

L'ordinamento giuridico italiano è un puttanaio che ha anche la faccia tosta di credere di conformarsi alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata in modo da garantire l’ingresso e la permanenza prevalentemente ai criminali.
Lo straniero, se in patria ricercato, affermato criminale o stupratore o spacciatore, ha di conseguenza diritto d'asilo nel territorio della Repubblica con encomio.
Gli stranieri onesti e lavoratori, per contro, verranno denigrati e privati di una vita decorosa.
Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici. Questo perché non è permessa la comunione tra le parole “reato” e “politico”.

Art. 11.

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, difatti si limita a vendere armi in tutto il mondo; consente, in condizioni di inferiorità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Art. 12

La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.
La suddetta bandiera, ha più volte manifestato di voler rappresentare un altro stato, dopo aver visto le condizioni dello stesso.

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