venerdì 1 febbraio 2008

CI RIFIUTIAMO


Roghi con fiamme alte, traffico bloccato, strade lastricate di rifiuti. Sono le scene viste a Melito (Napoli) dove i residenti continuano a protestare per la mancata raccolta dei rifiuti che in alcuni punti del comune a nord di Napoli non avverrebbe da mesi. Ma quella di Melito non è che una delle tante proteste. Cumuli di rifiuti sono stati dati alle fiamme in tutto il vesuviano e l'area a nord di Napoli.
Proteste anche a Marigliano (Napoli) contro la decisione del commissariato di governo per l'emergenza rifiuti di aprire un sito di stoccaggio. Decine di manifestanti, che da giorni presidiano l'area destinata ad ospitare i rifiuti, hanno bloccato per oltre un'ora l'autostrada A30 in direzione Caserta. Un gruppo di manifestanti ha interrotto, con blocchi di cemento, la circolazione sulla linea ferroviaria regionale che collega Salerno con Cancello, all'altezza del bivio di Nola. Sono stati danneggiati anche i cavi per il controllo dei sistemi di circolazione, causando ulteriori ritardi dei treni, oltre a quelli registrati a causa del blocco. Sempre nel nolano, inoltre, è stato bloccato anche l'ingresso principale dell'Interporto. Il blocco sui binari ferroviari, all'altezza della stazione di Nola, è durato circa sette ore.
A Pozzuoli, nel cuore dell'area flegrea, i cittadini sono scesi in strada e hanno effettuato un blocco in via Napoli, sul lungomare cittadino. In via Gianturco a Napoli, tre persone sono salite sul tetto della sede della Municipalità di Poggioreale minacciando di lanciarsi nel vuoto. Per fortuna tutto si è concluso con un accordo l'incontro tra i rappresentanti del commissariato per l'emergenza rifiuti , i sindaci del Nolano e una rappresentanza dei cittadini di Marigliano che si oppongono all'apertura del sito di trasferenza in località Boscofangone.
Infine, il presidente del Consiglio dei ministri, al fine di assicurare la rapida conclusione dello stato di emergenza nel settore dei rifiuti in Campania, ha firmato l'ordinanza che garantisce le agevolazioni tariffarie per la vendita dell'energia elettrica (Cip 6). In questo modo - si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi - sarà possibile procedere più rapidamente alla realizzazione degli impianti di termodistruzione o di gassificazione che saranno realizzati nei territori del comune di Acerra, Santa Maria la Fossa e della provincia di Salerno.
La discarica di Montesarchio resta chiusaLa discarica di Montesarchio, in provincia di Benevento, una delle tre che dovevano essere riaperte secondo il piano del commissario Gianni De Gennaro, non aprirà. Lo afferma lo stesso ex capo della Polizia, al termine degli accertamenti condotti dai tecnici nei giorni scorsi. De Gennaro ha anche annunciato che il quartiere napoletano di Pianura, spesso luogo di proteste, dovrà ospitare un sito di stoccaggio provvisorio di ecoballe.

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